Il logo della casa automobilista tedesca BMW è conosciuto in tutto il mondo: formalmente pulito e rigoroso, è composto da quattro spicchi, due blu e due bianchi, incorniciati da un cerchio nero.
Questa insospettabile geometria simmetrica porta con sé la convinzione che vuole il marchio legato al passato di BMW, quando era ancora produttrice motori per aeroplani: nel 1929 venne infatti pubblicata, sulla copertina di una rivista di aeromobili, la celebre illustrazione di due aeroplani le cui eliche, ruotando, ricreavano gli spicchi del simbolo BMW.
La forza di questa convinzione si è nel tempo radicata nel pensiero comune e resiste tutt'oggi, seppure non rispecchi le reali origini del marchio bavarese. Vediamo quale fu la vera genesi del marchio.
La società che oggi conosciamo come BMW ("Bayerische Motoren Werke") nasce nel 1917 sulle fondamenta della "Rapp Motorenwerke", azienda produttrice di motori aerei.
Come base e modello del marchio BMW, il co-fondatore Josep Popp decise di utilizzare il marchio di Rapp: un cerchio, costeggiato al suo interno, nella parte superiore, dal logotipo "RAPP" e contenente – come elemento simbolico – un cavallo nero.
Il passaggio da Rapp a BMW vide la sostituzione del nome all'interno del marchio e il cambio del soggetto iconografico: dal cavallo nero ai colori della bandiera bavarese (bianco e blu).
Come afferma Kai Jacobsen, storico dell'automobile: «Con la trasformazione di Rapp in BMW, l'azienda volle che il logo fosse orientato sul logo della Rapp. Rapp, come elemento simbolico, aveva un cavallo nero: BMW lo sostituì con la bandiera nazionale bavarese, ma dispose le lettere "B", "M", e "W" esattamente allo stesso modo di Rapp. In questo modo si vede chiaramente come nacque il logo BMW».