Il simbolo "Peace for Paris", dell'artista francese Jean Jullien, rivisita il simbolo della pace richiamando la forma stilizzata della Tour Eiffel. Il video racchiude una serie si pensieri espressi da diversi capi di Stato alla luce degli attentati a Parigi del 13 novembre, mentre diversi celebri edifici di tutto il mondo si sono illuminati con il tricolore francese.
Così come successo per l’attentato a Charlie Hebdo, avvenuto lo scorso 7 gennaio, anche la tragedia avvenuta a Parigi nella sera del 13 novembre ha un simbolo proprio. Tra i migliaia di tweet che hanno espresso dolore e lutto per gli attacchi avvenuti nella “città della luce”, quello dell’artista francese Jean Jullien era destinato a diventare emblema di speranza e pace.
È infatti Jullien il creatore di questo “logo” ormai globale: la rivisitazione del simbolo della pace – disegnato a pennello con un grezzo tratto nero – in cui una leggera stondatura delle linee verticali e l'inserimento di un segno orizzontale, richiamano la forma stilizzata della Tour Eiffel.
Il simbolo, accompagnato dall’espressione “Peace for Paris” e pubblicato sia in Facebook sia in Twitter da Jullien, è però stato in pochi minuti confuso dal mondo come lavoro di un artista più noto: Bansky, il “writer” inglese.
L’errore è stato causato dal fan-account @therealbansky, che avrebbe pubblicato l’immagine e la frase di Jullien come se fosse propria. In risposta, il vero Bansky ha aggiornato il proprio sito poche ore dopo, dichiarando di non essere iscritto ufficialmente né in Facebook né in Twitter.
Jullien ha poi commentato il fatto in questo modo: “Non mi è importato. Non è il momento di rivendicare la proprietà, o un prezzo su qualcosa. Non è tempo per preoccupazioni del genere. Non era un pezzo per promuovere me stesso, vendere qualcosa né ottenere nulla. È stato pensato per essere usato liberamente, per promuovere la pace a Parigi e la pace in generale”.
Purtroppo non tutti hanno avuto la stessa sensibilità nella lettura di questo momento storico. Sui vari e-commerce spopolano infatti magliette, felpe, cover e molti altri gadget marcati con la Tour Eiffel della pace. Jullien si è espresso anche in questo senso: ok agli usi commerciali del simbolo, a patto che il ricavato sia interamente devoluto alle famiglie delle vittime. Possiamo solo sperare che questo desiderio venga rispettato.