Il presente contributo si propone di porre in evidenza l’evoluzione della disciplina italiana, comunitaria ed internazionale, in tema di registrazione del marchio, con particolare riferimento alle agevolazioni riservate alle micro, piccole e medie imprese.
Occorre, preliminarmente, considerare come la forte propensione all’innovazione ed i repentini mutamenti di scenario che caratterizzano il contesto economico attuale rendano gli interventi di tutela e di valorizzazione della proprietà industriale presupposti indispensabili per il rafforzamento competitivo delle imprese e la crescita economica dell’intero Paese.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, nell’adempimento dei suoi compiti e nel perseguimento delle proprie finalità istituzionali riguardanti la diffusione della cultura brevettuale e la lotta alla contraffazione, promuove l’utilizzo dei diritti di Proprietà Industriale in quanto strumento privilegiato per valorizzare e sostenere la capacità innovativa e competitiva delle imprese.
In linea con quanto appena precisato, nella Gazzetta Ufficiale del 7 maggio 2012 n. 105 è stato pubblicato il Bando, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), attraverso la Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione (DLGC) - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), in collaborazione con Unioncamere, per favorire la registrazione dei marchi a livello comunitario ed internazionale da parte delle imprese.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Unioncamere, infatti, nel rispetto del Regolamento CE n. 1998 del 15 dicembre 2006, e dando attuazione alla Convenzione siglata il 17 dicembre 2009, hanno previsto, attraverso il detto Bando, la concessione di agevolazioniper la registrazione di marchi comunitari ed internazionali in favore delle micro, piccole e medie imprese.
Scopo precipuo di tale iniziativa è quello di stimolare le dette imprese italiane a registrare i propri marchi all’estero, supportandole attraverso la concessione di una agevolazione in denaro, il cui importo può variare da un minimo di euro 4.000,00 ad un massimo di euro 6.000,00 per ciascuna domanda di marchio depositata; mentre, nel caso in cui l’impresa presenti più domande di registrazione di marchi, le agevolazioni non potranno superare euro 15.000,00 per ciascuna impresa.
Le risorse disponibili messe a disposizione per le agevolazioni in favore delle imprese ammontano a complessivi euro 4.500.000,00 e saranno assegnate, con procedura valutativa a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
Le domande per l’accesso alle agevolazioni di cui trattasi potranno essere presentate ad Unioncamere - responsabile della cura degli adempimenti tecnici ed amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande e quindi dell’erogazione delle agevolazioni del bando - a partire dal prossimo 4 settembre e sino all’esaurimento delle risorse disponibili (alla cui opportuna e repentina comunicazione provvederà la stessa Unioncamere). Ciò posto, appare interessante, oltre che utile, esaminare nello specifico alcuni aspetti riguardanti il detto Bando.
Sono ammesse alle agevolazioni previste dal Bando le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano in possesso di determinati requisiti, quali l’avere una dimensione di micro, piccola o media impresa; l’avere la propria sede legale ed operativa in Italia; l’essere regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese ed in regola col pagamento del diritto annuale; l’essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in stato di liquidazione o scioglimento e non essere sottoposte a procedure concorsuali; il non trovarsi in nessuna delle condizioni, individuate dall’art. 1 del Regolamento CE 1998/2006 sugli aiuti di importanza minore (inter alia, essere imprese attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento CE 104/2000; essere imprese attive nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli di cui allegato I del Trattato CE; essere imprese attive nel settore carboniero ai sensi del Regolamento CE 1407/2002; essere imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà).
Non possono, al contrario, essere ammesse alle agevolazioni previste dal Bando le imprese che abbiano ricevuto e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; siano state destinatarie, nei sei mesi precedenti, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese stesse; non abbiano restituito agevolazioni godute per le quali sia stata disposta dal Ministero dello Sviluppo Economico la restituzione.
Le misure agevolative previste dal Bando, che mirano anche a garantire la qualità delle scelte strategiche effettuate dalle imprese, sono di due specie.
La prima riguarda le agevolazioni per favorire la registrazione di marchi comunitari presso l’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI), attraverso l’acquisto di servizi specialistici. Possono richiedere questa agevolazione le imprese in possesso dei requisiti richiesti, come sopra meglio evidenziati, e che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, abbiano effettuato almeno una delle attività di seguito specificate: a) deposito della domanda di registrazione presso l’UAMI di un nuovo marchio; b) deposito della domanda di registrazione presso l’UAMI di un marchio registrato a livello nazionale di cui si abbia già titolarità; c) deposito della domanda di registrazione presso l’UAMI di un marchio acquisito da un terzo e già registrato a livello nazionale.
La seconda, invece, riguarda le agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI), attraverso l’acquisto di servizi specialistici.
Possono richiedere l’agevolazione di cui trattasi le imprese in possesso dei citati requisiti richiesti, e che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano titolari di un marchio registrato a livello nazionale o comunitario, anche a seguito di acquisizione da terzi, o abbiano già depositato domanda di registrazione nazionale e comunitaria.
Le agevolazioni che le imprese possono richiedere tramite le due procedure appena descritte riguardano, in generale, le spese sostenute per la progettazione del nuovo marchio (ideazione dell’elemento verbale e progettazione elemento grafico); le ricerche di anteriorità ed assistenza per il deposito, per verificare l’eventuale esistenza di marchi identici e/o simili che possono entrare in conflitto con il marchio che si intende registrare; l’assistenza per l’acquisizione del marchio depositato o registrato e livello nazionale; l’assistenza per la concessione in licenza del marchio; le tasse di deposito presso l’UAMI e/o le tasse di domanda e di registrazione presso l’OMPI.
Ai fini della loro ammissibilità, le spese devono essere sostenute nel periodo compreso tra la data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (GURI) del comunicato relativo al Bando e la data di presentazione della domanda di agevolazione.
Per accedere alla procedura presso l’UAMI, è obbligatorio avere effettuato il deposito della domanda di registrazione del marchio per il quale si chiedono le agevolazioni ed avere assolto il pagamento delle tasse di deposito; per accedere, invece, alla procedura presso l’OMPI, è obbligatorio aver effettuato il deposito della domanda di registrazione per uno o più Paesi ed avere assolto al pagamento delle tasse.
Da oggi sarà, quindi, più facile per le micro, piccole e medie imprese italiane tutelare i propri prodotti anche sui mercati esteri.