Tutti conoscono la celebre rock-band britannica dei Queen, nata a Londra nel 1970 e composta da Freddie Mercury (cantante e pianista), Brian May (chitarrista), Roger Taylor (batterista) e John Deacon (bassista).
Non è però così nota la storia dello stemma del gruppo, conosciuto come "Queen Crest" e disegnato dallo stesso Mercury – diplomato all’Ealing Art College di Londra – poco prima dell’uscita del primo album.
Il logo, che compare per la prima volta in copertina del quinto album, “A Day at the Races”, nel 1976, è presente in diverse versioni nelle copertine di “A Night at the Opera” (1975), “Greatest Hits II” (1991) e “Queen Rocks” (1997).
Mercury voleva per il proprio gruppo un simbolo che evocasse i valori del Regno Unito, eleganza, patriottismo e regalità: per questo motivo, il logo si basa sullo stemma reale degli U.K.
Le figure incluse nello stemma rappresentano i segni zodiacali dei quattro componenti della band: i due leoni identificano Taylor e Deacon; il granchio raffigura il cancro, segno di May; le due fate bianche simboleggiano infine il segno zodiacale di Mercury, la vergine.
Al centro del logo si trova la Q di Queen (dall’inglese “regina” e nome della band), che racchiude la corona reale della sovrana britannica ed è sormontata da un anello fiamme, ulteriore richiamo alla Corona.
Il giallo e l'arancio sono i principali colori dello stemma, trasmettendo energia e potenza, mentre una sfumatura di porpora– tonalità regale per antonomasia – compone la fascia che forma la "Q".
Tutti gli elementi sono infine sovrastati da una grande fenice con le ali spiegate: l’animale mitologico, conosciuto per la capacità di rinascere dalle proprie stesse ceneri, è segno di immortalità e speranza.
Oggi, a quasi 28 anni dalla scomparsa di Mercury, si può affermare che questo auspicio si sia ampiamente avverato.