TDM5: Grafica Italiana

Con la quinta edizione dal titolo TDM 5: grafica italiana, Triennale Design Museum porta avanti il suo percorso di promozione e valorizzazione della creatività italiana.

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TDM5: Grafica Italiana

Con la quinta edizione dal titolo TDM 5: grafica italiana, Triennale Design Museum porta avanti il suo percorso di promozione e valorizzazione della creatività italiana, estendendo la ricerca a una storia che è sempre stata considerata minore e ancillare, per restituirle la giusta autonomia. La grafica rappresenta un capitolo fondamentale della storia del design italiano, al centro della cultura visiva del nostro paese.

Dopo le prime ricognizioni dedicate dal museo alla grafica contemporanea (The New Italian Design, Spaghetti grafica e Graphic Design Worlds) la scelta di dedicare una edizione alla grafica italiana, alla comunicazione visiva e alla loro storia è un passo importante per arricchire e completare il percorso di analisi e valorizzazione del design italiano portati avanti negli anni dal Triennale Design Museum.

TDM 5: grafica italiana si concentra sul Novecento, a partire dalla rivoluzione tipografica futurista, ma offre anche alcune aperture sulla tradizione dei secoli precedenti e sulla produzione più recente, presentando il grande patrimonio di produzione dei graphic designer italiani in tutta la sua sorprendente varietà di manifestazioni.
L’ordinamento si articola per linee tipologiche e per aree di intervento, andando a configurare una mappa dei lavori più significativi: Lettera, Libro, Periodici, Cultura e Politica, Pubblicità, Imballaggi, Identità visiva, Segnali, Film e video.
Non solo manifesti ma una gamma molto ampia di materiali che va dai caratteri tipografici ai marchi, dalle riviste ai pieghevoli, dagli opuscoli ai volumi delle enciclopedie, dai manuali di istruzioni ai grandi progetti di segnaletica per lo spazio urbano, dalle etichette ai primi esempi di grafica in video. Materiali che restituiscono uno sguardo diretto, immediato, sul lavoro dei graphic designer e svelano, allo stesso tempo, aspetti inediti, poco conosciuti al di fuori della ristretta cerchia degli specialisti.

Più che leggere la produzione dei graphic designer come un riflesso della cultura o della società italiana, la quinta edizione del Triennale Design Museum vuole aiutare a comprendere in che modo i grafici italiani siano intervenuti nelle vicende del paese e abbiano contribuito a dare forma alla sua realtà economica, sociale e culturale.
Figure come Albe Steiner, Franco Grignani, Bruno Munari, Bob Noorda, Armando Testa, Massimo Vignelli hanno accompagnato il successo delle maggiori aziende italiane, hanno operato in settori cruciali della vita culturale, e il loro lavoro ha attraversato in modo rilevante i mutamenti politici, economici e sociali dell’Italia del Novecento.
I grafici hanno intrecciato rapporti stretti con le avanguardie e le neoavanguardie, hanno preso parte da protagonisti alla stagione della partecipazione politica tra gli anni sessanta e settanta, hanno svolto un ruolo fondamentale nel presentare al pubblico la merce e il design e hanno raccolto la sfida della rivoluzione digitale.

Dopo aver risposto alla domanda “Che Cosa è il Design Italiano?” con Le Sette Ossessioni del Design Italiano, Serie Fuori Serie, Quali cose siamo e Le fabbriche dei sogni, Triennale Design Museum, il primo museo del design italiano, conferma la sua natura di museo dinamico, in grado di rinnovarsi continuamente e di offrire al visitatore percorsi inediti e diversificati. Un museo emozionale e coinvolgente. Un organismo vivo e mutante, capace ogni anno, attraverso la sua innovativa formula, di interrogarsi senza dare risposte precostituite.
 

La mostra si terrà presso la Triennale di Milano dal 14 Aprile 2012 fino al 24 Febbraio 2013.