Il potere dell’Employee Edvocacy per i brand

Un nuovo dato di interesse per aziende e marche è arrivato, durante questo mese di aprile, da LinkedIn: un brand-content viene cliccato dagli utenti il doppio delle volte quando a condividerlo è un dipendente.

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Un nuovo dato di interesse per aziende e marche è arrivato, durante questo mese di aprile, da LinkedIn.

Il social network per i professionisti ha rilevato, grazie a un monitoraggio su 2.800 aziende attive sulla propria piattaforma, che un brand-content viene cliccato dagli utenti il doppio delle volte quando a condividerlo è un dipendente. Se postato dall’account aziendale, i clic si dimezzano.

Il fenomeno, secondo LinkedIn, è maggiormente rilevante per le aziende con più di 10mila dipendenti, dove il tasso incrementale è di 2,4 volte. Per quelle più piccole l’aumento è di 1,8 volte, dato comunque significativo.

Questa tendenza è riscontrabile in tutti i settori merceologici, anche se il picco è in quello dei servizi professionali, dove i contenuti condivisi dai dipendenti sono cliccati 2,5 volte in più. Risulta elevato anche nel settore travel, dove i dipendenti, a parità di contenuto, guadagnano 2,1 volte i click rispetto alle proprie aziende.

I dati evidenziano quindi che il parere dei dipendenti è sempre più importante, per una marca, nel generare interazione con i potenziali clienti: se si considera che l’utente medio di Facebook ha 130 connessioni, si può intuire il valore che il supporto social dei dipendenti può avere per un brand.

Non c’è da stupirsi se aziende come Unilever e Visa hanno da tempo strutturato veri e propri programmi di “employee advocacy”, iniziative che mirano a sfruttare i contatti social dei dipendenti, invitandoli a condividere sui propri profili i contenuti del brand.