
Il 4 giugno 2015, il mondo ha perso un’icona del mondo della tipografia. Hermann Zapf è morto a Darmstadt, in Germania, a 96 anni. Durante una carriera lunga oltre sette decenni, Zapf ha progettato decine di classici senza tempo, distinguendosi come type-designer, calligrafo, autore e insegnante. Tra le famiglie di caratteri tipografici da lui progettate sono celebri (e oggetti di imitazione) il Palatino, l’Optima e lo Zapfino, font moderni ma fedeli alla tradizione, e sempre elegante.

Nato a Nuremberg (Germania) nel 1918, periodo tristemente noto per la Rivoluzione Tedesca del '18-’19 a Monaco e Berlino, la fine della Prima Guerra Mondiale, l’esilio del Kaiser Whielm, la pandemia europea della Febbre Spagnola e la carestia, Zapf inizia la scuola nel 1925, che oltre all’insegnamento assicurava agli alunni un pasto giornaliero.
Qui Zapf è attratto specialmente dalle materie tecnico-scientifiche e sogna di diventare ingegnere elettrotecnico. Con il proprio fratello maggiore esegue esperimenti di elettricità e costruzione di oggetti per la famiglia – come un sistema d’allarme e una radio a galena – ma fin dalla giovane età si può notare una certa affinità con la tipografia: inventava alfabeti cifrati per scambiare messaggi segreti con il fratello.
Zapf lascia la scuola nel 1933 con l’obiettivo di perseguire le sue ambizioni di ingegnere, che il nuovo sistema di leggi del regime nazista rese però vane. Dovendo quindi cercare un apprendistato, si affidò al consiglio di alcuni suoi insegnanti che, notando l’abilità di Zapf nel disegno, suggerirono al giovane di intraprendere una carriera di litografo. Zapf inizia il primo tirocinio, della durata di quattro anni, nel febbraio 1934, in qualità di ritoccatore.
Nel 1935 avviene un evento importante per la carriera di Zapf: una mostra a Norimberga in onore del defunto tipografo Rudolf Koch. Questa esposizione ha innestato in lui un primo reale interesse nel mondo dei caratteri.

Pochi giorni dopo il termine dell’apprendistato, Zapf si trasferisce a Francoforte, dove entrata in contatto con le fonderie tipografiche D. Stempel, AG, e Linotype GmbH di Francoforte. Nel 1938 progettata il suo primo carattere stampato per loro, il Gilgengart.
Venne arruolato durante per la Seconda Guerra Mondiale, dove svolse prevalentemente il ruolo di cartografo. A Bordeaux, Zapf disegnò mappe della Spagna, in particolare del sistema ferroviario, e la sua vista era così buona che poteva scrivere lettere delle dimensioni di un millimetro senza l'utilizzo di una lente d’ingrandimento. A guerra terminata, Zapf è stato tenuto come un prigioniero di guerra dai francesi, in un ospedale da campo a Tubinga. È stato trattato con rispetto per la sua opera e, a causa della sua salute cagionevole, fu mandato a casa solo quattro settimane dopo la fine della guerra. Tornò a Norimberga, che aveva subito gravi danni a causa delle incursioni aeree.
Qui inizia la carriera come insegnante e direttore artistico della fonderia Stempel, la quale non chiese a Zapf di possedere particolari certificati o qualifiche, ma solo di esibire i propri taccuini di guerra.
Zapf ha progettato font per varie fasi della tecnologia di stampa, tra cui la composizione caldo metallo, la fotocomposizione e, infine, la tipografia digitale. I suoi due caratteri più famosi, il Palatino e l’Optima, sono stati rispettivamente progettati nel 1948 e nel 1952. Il Palatino è stato progettato assieme a August Rosenberger con una particolare attenzione ai dettagli, e così nominato in onore di Giambattista Palatino, letterato, calligrafo e copista italiano del Sedicesimo secolo.
L’Optima è stato ivnece rilasciato dalla Stempel. Zapf detestava questo nome, inventato e scelto dal marketing Stempel.
I caratteri tipografici di Zapf sono stati ampiamente copiati, ma non sempre contro la sua volontà. L'esempio più noto può essere il Monotype Book Antiqua di Microsoft Office, che è spesso considerato una imitazione di Palatino. Nel 1922 Zapf rassegnò le dimissioni dall'ATypl (Associazione Tipografica Internazionale) per quello che considerava un atteggiamento ipocrita in merito alle copie non autorizzate.
Nella sua lunga carriera, Zapf ha sviluppato più di 200 font, alcuni dei quali progettati insieme alla moglie, la calligrafa e disegnatrice di caratteri Gudrun Zapf-von Hesse.