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Si è concluso con la partecipazione di oltre 200 professionisti il primo Forum dedicato alla narrazione d’impresa, un evento di formazione e informazione per tutti i player della comunicazione.
Alternanza di teoria e pratica, questa è stata l’essenza del primo Brand Storytelling Forum; interessanti interventi di esperti nell’ambito della corporate communication e dello storytelling, sono stati infatti intervallati dalle presentazioni delle best practice di note aziende quali:
Marchesi De Frescobaldi, Intesa Sanpaolo, FDA International, Indesit Company, Luxottica, ING Direct, Telecom Italia, Pfizer, Virgin Active Italia.
Per aprire i lavori sono saliti sul palco Andrea Fontana - Presidente Osservatorio Corporate Storytelling dell’Università di Pavia e Emanuele Invernizzi - Direttore dell’Executive Master in RP d’Impresa dell’Università IULM che hanno introdotto il tema della giornata parlando di storytelling, marketing e relazioni pubbliche.
“Spero che questo sia il primo di una lunga serie di appuntamenti” dichiara il Professor Invernizzi “Poiché lo storytelling è uno strumento potente, con cui si narrano e comunicano storie ma soprattutto è uno stimolo alla costruzione delle storie stesse; diventa così un luogo virtuale che può essere utilizzato anche all’interno di processi formativi”.
“Questa giornata ci da una grande occasione per far scoprire le applicazioni concrete dello storytelling” racconta Andrea Fontana “Le storie dei brand oggi ingaggiano sempre meno perché la storia che diventa importante è la propria, quindi si utilizza lo storytelling per ottenere come risultato un forte coinvolgimento, un immaginario ricco, alta qualità dei contenuti e grande diffusione di tools.”
E’ stata poi la volta di Eugenio Amendola – Managing director Anthea Consulting che ha affrontato l’argomento dello storytelling nell’attività di employer branding, raccontandone l’evoluzione.
“L’employer branding” ha spiegato Amendola “da molta importanza alla comunicazione interna e tende sempre più a ricorrere all’utilizzo dello storytelling per rafforzare e enfatizzare i valori che l’azienda propone ai propri dipendenti e i rapporti umani che si creano al suo interno. Prevedo quindi nel breve periodo un incremento delle società che utilizzeranno questa tecnica per comunicare al meglio l’employer
value proposition”.
A concludere la prima parte del convegno si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Storytelling e web: come le storie di marca diventano virali”. Moderata da Andrea Fontana, sono intervenuti: Joseph Sasson - Associate Partner Open Knowledge e membro del Comitato Scientifico - Osservatorio Corporate Storytelling, Stefania Romenti - Assistant Professor di Corporate Communication e RP - Università IULM e Paolo Iabichino – Executive Creative Director OlgivyOne e OlgivyAction Italia.
Nel pomeriggio Michele Tesoro – Managing director di Reputation Institute Italy ha trattato il tema “Storytelling, branding e reputazione”.
“Siamo nell’era della Reputation Economy e quindi al giorno d’oggi è fondamentale costruire fiducia nei consumatori; per poterlo fare, è importante per le aziende comunicare con frequenza affinché il consumatore si ricordi della marca. La misura del successo si evince dalla quantità di persone che sono coinvolte in una relazione con il brand” – ha raccontato Tesoro – “Più un’azienda ha una
buona reputazione, più le persone sono vicine al brand, migliori sono le performance di business (le aziende con una buona reputazione valgono in media il 30% in più di quelle con una cattiva reputazione). Lo storytelling è ciò che aiuta a creare reputazione e spinge le persone ad agire”.
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Al termine della giornata sono state premiate le 3 campagne vincitrici del Brand Storytelling Awards; a questi progetti la giuria, composta da autorevoli esperti del settore, ha assegnato i punteggi più alti in base ai criteri di innovazione, struttura, coerenza ed engagement.
Per la categoria Product Branding l’Award è stato assegnato all’azienda vinicola Marchesi De Frescobaldi la cui campagna mira a sottolineare la sua storia e la tradizione. L’azienda ha scelto lo strumento dello storytelling in quanto ritenuto il più idoneo per raccontare storia, particolarità e aneddoti che fanno di Frescobaldi un marchio leader da 700 anni.
Nella categoria Corporate Branding la campagna vincitrice è quella di Telecom Italia che ha costituito uno dei primi esperimenti di social advertising in Italia, uno spot scritto dalla Rete per la Rete. Nel 2011 la Telecom aveva realizzato una campagna dove veniva mostrato l’evolversi del modo di comunicare di una bambina, dal 1953 ai giorni nostri; per questo social advertising contest è stato chiesto agli utenti di internet di immaginare come avrebbe comunicato, crescendo, la bambina protagonista della scena finale della campagna del 2011, Francesca. I partecipanti al contest narrativo hanno dovuto scrivere il seguito dello spot raccontando i cambiamenti dal presente al
futuro, dal 2011 al 2080.
Infine l’award della categoria Employer Branding è stato assegnato a Luxottica. Per il cinquantenario l’azienda ha creato la piattaforma
Luxotticastorytelling.com, che rappresenta oggi un patrimonio di valori ed esperienze in continuo aggiornamento. Questo progetto permette di spiegare quali sono le radici di Luxottica, cosa fa e come si comporta attraverso uno spazio digitale aperto, dov’è possibile ascoltare storie e condividere esperienze, un lavoro dedicato ai suoi dipendenti che lavorano nel mondo e che l’hanno fatta arrivare fin qui. Una troupe cinematografica ha visitato le sedi più significative di Luxottica nel mondo, dov’è stato possibile raccogliere testimonianze e interviste ricche di riflessioni, aneddoti e ricordi personali.
L'Osservatorio Corporate Storytelling è un centro di ricerca scientifica che ha sede nell'Università di Pavia e che intende promuovere:
1. lo studio e la divulgazione delle discipline relative alla “narrazione” nelle organizzazioni, nella società tutta e nei media;
2. l’uso consapevole delle “scienze della narrazione” nella comunicazione sociale e nella fruizione dei diversi media;
3. la conoscenza interdisciplinare delle “strategie del racconto” nelle diverse professioni contemporanee (manageriali, artistiche, scolastiche, organizzative, etc);
4. la formazione e l’auto-formazione personale e professionale allo storytelling inteso come “life skills”
5. fondamentale per la nostra vita sociale contemporanea;
6. l’analisi, l’approfondimento e la diffusione delle scienze e tecniche della narrazione presso enti pubblici e privati che si occupano di cura e assistenza socio-sanitaria.
L'Osservatorio Storytelling accoglie professionisti, imprese, istituzioni, studiosi e studenti impegnati nella ricerca, nello sviluppo e nell'applicazione di tecniche e strategie di narrazione nei processi organizzativi, sociale e d'impresa.
L’Executive Master in Relazioni Pubbliche dell’Università IULM, è un percorso di formazione lanciato nel 2003 in collaborazione con la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI), l’Associazione Italiana delle agenzie di Relazioni pubbliche a servizio completo (ASSOREL) e in partnership con sedici grandi imprese nazionali e internazionali. E’ rivolto ai professionisti che operano nel settore delle relazioni pubbliche e della comunicazione di imprese, enti e agenzie, che vogliono specializzarsi ampliando e approfondendo la loro preparazione professionale. Il Master si articola in 14 moduli didattici, ciascuno dei quali prevede lezioni in aula, presentazioni di casi da parte di professionisti ed esercitazioni. Ciascun modulo è gestito da docenti che coniugano conoscenze specialistiche ed esperienze professionali con competenze formative di alto livello.
Anthea Communications è la divisione di Anthea Consulting dedicata all’organizzazione di eventi finalizzati a promuovere cultura su argomenti innovativi inerenti la comunicazione, marketing&branding e recruiting. Anthea Consulting si occupa di consulenza specializzata nello sviluppo di strategie innovative per il Corporate Recruiting e con un'attenzione particolare per le attività di employer branding. L'evoluzione delle caratteristiche del mercato del lavoro, sempre più competitivo, richiede oggi una radicale ridefinizione delle attività di recruiting ed attracting dei talenti. Per questo motivo, l'obiettivo principale di Anthea Consulting è quello di aiutare le organizzazioni a comprendere meglio i nuovi cambiamenti del mercato del lavoro, individuare le strategie più efficaci per attrarre le risorse umane migliori e, soprattutto, raggiungere un posizionamento sul mercato del lavoro distinto da quello dei concorrenti che permetta di acquisire un vantaggio competitivo duraturo nel tempo.
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Claudia Cavaleri / Junior Account
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